e se la radio la costruissimo?

Intanto definiamo che cosa è una "one chip radio" ossia una radio molto semplice che sfrutta per il suo funzionamento un integrato che incorpora al suo interno tutti gli stadi necessari per il suo funzionamento.

Un ricevitore radio necessita di diversi stadi per ricevere,processare e amplificare il segnale. Ho sentito molti pareri discordanti su questa tecnica,e anche persone che ne provavano un netto odio perchè appunto "tutto in uno" è un sistema chiuso alla apple .

Molti integrati sono reperibili sul mercato ma quello che mi è capitato tra le grinfie si chiama CXA 1019 S che non ha particolari pregi tranne uno,ossia il fatto che consumi pochissimo,poco più di un normale diodo led.

Per scegliere il proprio integrato si devono tenere presente una serie di cose:
-deve poter ricevere sia in AM che in FM
-il consumo di corrente deve essere basso
-deve essere "semplice"
-deve essere prodotto da una ditta seria

E allora veniamo a descrivere il progetto teorico della "one chip radio"

L'integrato in questione si chiama CXA1019
www.radiomuseum.org/tubes/tube_cxa1019s.html

E da se provvede a ricevere il segnale,sintonizzare,e amplificare

Essendo una cosa tutt'altro che moderna è possibile recuperare radio già fatte a prezzi ridicoli e che comunque sono già in grado di funzionare e fare il proprio lavoro a batterie e a consumi bassissimi.

Ma io voglio fare un goccio di più ossia fare una radio si ma con molte più funzioni e polivalenza.
Un altro grosso vantaggio è poter "sfruttare" le batterie fino all'ultima goccia

Difatti voglio prevedere una serie di cose che le altre non hanno ossia.

-presa fono per entrare con un telefono o un lettore mp3
-polivalenza dell'alimentazione ossia poter funzionare a batterie interne,esterne corrente,pannello solare e batteria della macchina o addirittura del camion (a 24 volt)

Studiando attentamente lo schema dell'integrato si nota che si possono fare interessanti modifiche per aggiungere funzioni che poi saranno utili una volta montata.

Prima modifica,l'installazione della presa "aux" .
Guardando il PDF dell'integrato

www.alldatasheet.com

Si nota che sul piedino 25 il segnale in uscita dal rilevatore passa all'amplificatore.
La modifica consiste nell'aggiungere dei condensatori e delle resistenze per sfruttare il circuito "aux"

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Edited by docelektro - 14/4/2020, 08:19

ok,allora,di per se quelle radio che sono evidenziate sul sito radiomuesum come utilizzatrici di quell'integrato sono radio che già così come sono fatte hanno già una buona versatilità di impiego in quanto con le normali batterie hanno già un buon uso così come nascono.

io però "voglio di più" ossia la "mia " radio deve poter aver qualcosa di più e sopratutto deve essere "diversa"

Ho deciso per tanto che non ho nulla da fare di fare una replica del DKE 38 un anzianissimo ricevitore della seconda guerra mondiale

www.radiomuseum.org/r/detewe_deuts..._dke_dke38.html

Questo perchè in virtù del più grande mobile si possono fare stare all'interno tutto cosa nella carrozzeria "normale" dovrebbe essere messo esterno.




Edited by docelektro - 21/4/2020, 06:38

appunto,sarà la volta buona che le cose si cominciano di nuovo a conoscere e a capire invece di scaricarsele per "app".

Veniamo quindi a definire cosa possiamo aggiungere alla nostra "one chip radio"

-amplificatori supplementari

In effetti il mezzo watt scarsino di cui dispone il chip interno è molto poco,sufficente appena per uso famigliare ma ha un suo perchè ossia il poter disporre di un consumo di corrente bassissimo.

Conviene avere l'uscita per la cuffia ma solo perchè spesso può disturbare ascoltare una radio quando c'è qualcuno che dorme. In questo caso metteremo un jack da 6,3,non da 3,5 perchè sono troppo delicati.
Inoltre non attenueremo eccessivamente il segnale come invece troppi costruttori di radio fanno

Edited by docelektro - 23/4/2020, 07:01