Prepping

costruiamo un APU in casa nostra, una fonte di energia alternativa sempre pronta

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view post Posted on 15/3/2020, 07:57
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docelektro (non mi trovate anche su facebook)

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State facendo qualcosa.....TAC va via la luce...normalmente o è panico o sono solo bestemmie,specialmente quando ti accorgi di aver danneggiato qualcosa perchè lo hai urtato al buio e gli hai fatto fare il botto.

Bene,adesso iniziamo un discorso di come sarebbe bello (ma per me è già così) disporre di una fonte di energia ausiliaria che sia pronta e disponibile.

La buona vecchia batteria l piombo da tutti bistrattata perchè pesante ,poco potente e con dentro acidi pericolosi "miracolosamente" è riabilitata.

Potrete fare un buon APU con batteria al piombo a patto che rispettate alcune cratteristiche che servono:

-occorre che la batteria si ricaricata in automatico o in manuale entro limiti ben noti di tensione e di corrente

Caratteristica fondamentale di tutte le batterie al piombo è che non devono andare al di sopra o al di sotto di una tensione per il quale lei si danneggia.
Fondamentale quindi avere una presa di corrente o l'arrivo di un pannello solare nel posto dove c'è la batteria. Se in casa comanda la donna e dovete per forza tirare una prolunga lasciate perdere,sicuramente non la ricaricherete mai e quando vi servirà sarà scarica e solfatata. insomma da buttare!

-le batterie al piombo possono erogare correnti molto elevate

E quindi se qualcosa va storto c'è rischio di incendio,è necessario che vengano rispettate alcune regole di connessione,per esempio la presenza dei fusibili e il montaggio sicuro senza oggetti che possano incendiarsi nelle vicinanze.

-Le batterie al piombo a fine carica emettono idrogeno,quindi sicuramente andranno tenute a distanza dalle infami caldaiette a gas ce in molti hanno. Io per fortuna ho la stufa.

-occorre che sia nella ricarica che nell'utilizzo insomma vadano usate con la testa non è una cosa 100% monta e dimentica.

E quindi l'impianto di emergenza sarà quindi composto da

-caricatore da corrente
-caricatore solare
-scatola fusibili
-circuito distribuzione

E cominciamo a descrivere i singoli componenti.

Il caricatore da corrente altro non è che a seconda delle scelte un alimentatore con regolazione che può essere un 7815 (valido) un LM317 (uno sfigato) o altri circuiti più o meno validi. Consiglio sempre di averne più di uno,non solo per motivi di affidabilità ma perchè essendo in funzione sempre può effettivamente guastarsi.

Il caricatore solare è normalmente un pannellino che dà una mano al circuito di rete e di solito c'è un relè che spegne il circuito di rete quando il pannello carica

I fusibili sono normalmente nelle IMMEDIATE vicinanze della batteria,ce ne sono uno per ciascun circuito di carica e o di utilizzo . Fondamentale averne di scorta. Sono di diversi amperaggi ergo ne occorreranno di più.

Per il circuito di distribuzione quello che è stato la manna dal cielo è la disponibilità di circuiti con alimentazione USB. Sono disponibili a prezzo contenuto alimentatori che prendono il 12 volt e lo trasformano in USB ,uno per ogni stanza per poterci collegare una lampadina o un telefonino che chissà come mai quando serve sono sempre scarichi. Ah,si è perchè li usano per fare i cretini sui social.

Edited by docelektro - 16/3/2020, 04:51
 
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view post Posted on 16/3/2020, 11:45
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Questo è proprio un bell'argomento.

Siccome, personalmente sono una zappa (con tutto il rispetto per questo nobile attrezzo) in materia di elettronica, perchè non condisci la discussione con foto e disegni esplicativi?

Mi interessa particolarmente!
 
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view post Posted on 16/3/2020, 17:47
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certo allora da domani mattina comincio a mettere schemi elettrici e disegni. Poi ovviamente il montaggio lo potere fare da voi è semplice
 
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view post Posted on 16/3/2020, 19:20
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Va benissimo. Fai conto che stai parlando con degli analfabeti. Personalmente, so fare solo qualche circuito molto, molto, molto elementare. Ed ora che mi ci fai pensare, se questa sera non crollo sul divano apro una interessante discussione che sono sicuro avrai piacere di leggere...
 
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view post Posted on 17/3/2020, 07:39
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ok,allora partiamo dall'inizio. potrei fare tante spiegazioni ,i paragoni tra l'idraulica e l'elettricità e similari ma partiamo dal presupposto che magari qualcuno potrebbe avere problemi e allora partiamo da una cosa più semplice.

Pertanto consideriamo un filo COLORATO (di solito rosso ) come presenza di tensione che in tutto chiameremo +BTR (ossia + batteria) e un filo NERO (ma non necessariamente) che chiameremo 0v o "ritorno" oppure "massa".

Per ogni utenza occorre un + e un - (ma sarebbe meglio definirlo uno zero)

Qui allora analizziamo il disegno (molto grezzo) ma alla portata di tutti.

Supponiamo di prendere una comunissima batteria da furgone allo sfascio,normalmente hanno capacità tra 60 e 100 AH ma a noi qualunque valore compreso tra questi in teoria basterà.

Dobbiamo considerare la batteria come un SERBATOIO di energia e come tutti i serbatoi va riempito quando è vuoto e riempito al livello giusto.

Veniamo ora al primo schema nel quale ho disegnato la batteria con una serie di cavi sul positivo e una serie di oggetti.
Questi oggetti si chiamano FUSIBILI e impediscono danni alla batteria,ai cavi e alle utenze alimentate qualora ci sia un CORTO CIRCUITO: Questo perche una batteria al piombo può erogare correnti molto alte e anche causare un incendio. Questo non deve accadere.

Supponiamo che noi colleghiamo tra il morsetto 1 e il morsetto 7 un caricabatterie da rete,poi magari tra il morsetto 2 el morsetto 7 un caricabatterie solare e aggiungendo un fusibile ancora,non disegnato un caricabatterie di emergenza.

Sul lato destro ho disegnato il circuito che alimenta le utenze ai morsetti 3 e 8 e 4 e 8 pure qui ci andranno i fusibili.

Con il pezzo sotto ho disegnato il COLLETTORE dello 0V che altro non è che una morsettiera dove arrivano i cavi della ricarica,un pezzo di cavo di grosso spessore,un morsetto che porta alla batteria e un pezzo di cavo di grosso spessore che porta alle morsettiere delle utenze.

Tutto chiaro qui?


batteria
 
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view post Posted on 17/3/2020, 10:13
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Ciao Doc!

Si per adesso è tutto abbastanza chiaro! Sembra un progetto interessante. Potrebbe rivelarsi utile per alimentare una radio ad esempio?
 
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view post Posted on 17/3/2020, 13:35
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ANCHE una radio,ovvio l'ideale sarebbe trovare una vecchia autoradio AM FM a manopoloni come potrebbe essere una vecchia autovox.
La radio altro non è che un utilizzatore. Ovvio che avendo una disponibilità di corrente piuttosto limitata (una batteria difficilmente può essere sfruttata per più di mezzo KWh) può comunque alleviarci la noia e veicolarci preziose informazioni
Tuttavia installare su un APU una radio di ultima generazione un pò per il maggiore assorbimento e un pò perchè molte non posseggono la AM può essere poco furbo. Del resto vuole un avventuroso/prepper/o operativo (la mia definizione) che sia non avere qualche cassetta da sentire?

Questa è l'autovox kobra,identica alla kanguro
www.radiomuseum.org/r/autovox_kobra_737.html

Pur disponendo di fatto di 4 watt per canale (pochino) ha un basso consumo di corrente e se installata con una buona antenna una buona ricezione E' dotata di una protezione contro le scariche in antenna,cosa che non tutte hanno.

Una volta equipaggiata con un paio di casse bass reflex ci potrà tenere compagni CON e senza corrente.

Ed ecco lo schema del caricatore solare si compone di un PANNELLO SOLARE che a seconda della disponibilità economica potrà essere grosso come un televisore o poco più(non dimentichiamoci che normalmente questo caricatore non ha un grosso carico) ,c'è poi el REGOLATORE e tutto il cablaggio.

Cominciamo dal pannello qualunque cosa SOTTO i 99 watt andrà benissimo e ne avremo da vendere , Questo perchè la radio se troviamo quella assorbe una decina di watt,un altra decina di watt vanno per un pò di led di illuminazione e siamo a una ventina.
Supponiamo che il pannello sia da 50 Vp (quindi 25 effettivi) ,bè la sua parte la fa.

Io ne ho due da 10 W

Veniamo al cablaggio elettrico,essendo i calcoli da fare per le sezioni potremo tenere buona una densità di corrente che va da 2,A mmQ a 6 A/mmQ

Normalmente serve una coppia di cavi che porta la corrente dal pannello al regolatore ,diretta e senza fusibili.il regolatore è bene che venga messo DENTRO casa perchè di solito ha dei led o un display che avvisano sullo stato della ricarica o della batteria e così si possono vedere.

Questi cavi partono dal pannello (1) e vanno al regolatore (2) su morsetti dedicati. E' di fondamentale importanza rispettare la polarità + con + e - con -

Veniamo la regolatore da qui partiranno dei cavi che andranno alla batteria,anche qui + con + e - con - e sul cavo del positivo il filo rosso si collegherà al fusibile di ricarica solare che andrà calcolato più o meno con il doppio di corrente nominale che il pannello fornisce. Se il pannello fornisce 4 A noi metteremo un fusibile da 8A

Anche perchè se ci fosse un corto serio e l a batteria fornisse corrente sicuramente farebbe saltare anche un fusibile da 20 A.
Anche qui dimensionare i cavi in funzione della densità di corrente.E anche qui + con + e - con -

Qui sarebbe finito ma in pratica ci sono alcune cose in più sul regolatore che possiamo avere per renderci la vita più facile.
Cominciamo dall'uscita per i carichi (ricordo che è un uscita interrompibile) ,i regolatori di ultima generazione di solito hanno un uscita a 12 volt (5) con una buona portata (più di una decina di amper) ,questa può servire per esempio per fare girare dei ventilatori o dei motorini per qualche azionamento (7)
Solitamente c'è anche qualche presa USB,qui è d'obbligo avere una piccola lampadina usb pronta appesa con uno spago nella vicinanza del regolatore per poterla infilare al primo problema.

Ricordo che tanto le USB se ci sono e l'uscita a 12 volt sono normalmente INTERROMPIBILI ossia se la batteria scende sotto un certo valore (di sicurezza) l'utilizzatore viene spento.


pannello_solare_e_regolatore

Edited by docelektro - 17/3/2020, 19:23
 
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view post Posted on 19/3/2020, 15:35
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mantenitoreVeniamo ora alla ricarica da rete,servono in sostanza due circuiti. Il primo (che sarebbe questo è in MANTENITORE) in grado di mantenere la batteria carica al suo valore massimo ed ottimale.

Tuttavia in caso di situazioni gravose (come una batteria totalmente scarica ) potrebbero essere necessari 5 GIORNI per una ricarica completa. Un goccio tantini in effetti.

Veniamo ora a discutere lo schema elettrico

Si parte da un trasformatore da 20/30 VA con secondario 15 volt protetto dal fusibile F1 da 800mA (ritardato) che una volta raddrizzati e filtrati dal ponte diodi del tipo piatto da 3A caricano il condensatore da 1000 micro 50 VL e vanno all'integrato 7815. Ho usato volutamente questo integrato perchè a differenza di quello sfigato di LM317 ha una protezione in corrente in più.

i diodi sull'uscita lo proteggono ,quello sopra ll'integrato è un IN4007,l'altro è un BY 252
I condensatori non polarizzati sono da 220nF 100VL

la resistenza di potenza RP è quella che dà l'intensità di corrente di carica e va calcolata in base al trasformatore ossia VA/ volt e mi darà il valore in ohm

LP è una banalissima lampadina 6V 0,05 A del fanale dietro di una bicicletta. In base a quanto si accende indicherà come sta caricando

Attenzione che TUTTI i fusibili utilizzati sono di tipo ritardato

Edited by docelektro - 20/3/2020, 06:09
 
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view post Posted on 20/3/2020, 06:11
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Altra cosa fondamentale da installare è il VOLTMETRO: Ce ne sono di tanti tipi,uno qualunque andrà bene poco importa se a lancetta o a led o LCD.
Fondamentale in stallare un pulsante per leggere il voltmento solo quando serve anche perchè consuma corrente.
 
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view post Posted on 20/3/2020, 09:45
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Sembra un bel progetto. Mi riporto tutto su carta perchè, oltre ai fusibili, sono ritardato anche io in questa materia :')
 
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9 replies since 15/3/2020, 07:57   131 views
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