Quello che voglio recensire oggi è tra i coltelli più classici e persino visti in tv. Largamente utilizzato durante il secondo conflitto mondiale, è sopravvissuto fino ai nostri giorni grazie alla sua versatilità che lo conferma un ottimo coltello multiruolo.
Viene prodotto in alcune versioni commemorative, come anche più moderne con il manico in polimero. Quello di cui ci occuperemo oggi è il classico USMC: lama nera, manico in dischetti di cuoioe e fodero dello stesso materiale.
Questo modello veniva prodotto da varie aziende seguendo specifiche dettate dagli USA. Persino oggi troverete molte aziende che hanno questo modello in listino: Cold Steel, Fox, Ontario.
Le specifiche generali sono:
Tipo di acciaio: in acciaio al carbonio 1095 56/58HRC
Produzione: Made in USA
Finitura superficiale: Teflonatura
Manico: anelli di cuoio
Lunghezza lama: 180 mm.
Spessore della lama: 4 mm.
Lunghezza totale: 305 mm.
Peso: 305g.
Fodero: in cuoio
Prezzo: circa 100-150 euro
La qualità del coltello è complessivamente buona. Le finiture sono all'altezza del prezzo a cui si riesce a reperire. Il disegno del coltello è alquanto funzionale, non risente di mode del momento che spesso produce forme poco utilizzabili nel contesto reale. La lama, di forma clip point, è robusta e resistente. La punta è solida, ma promette una buona capacità di penetrazione. E' presente una scanalatura vicino al dorso della lama, di alcuni centimetri, che a mio avviso ha la funzione di irrigidire ed al tempo stesso alleggerire il coltello, contribuendo anche al bilanciamento dello stesso. Secondo alcuni, quella scanalatura, chiamata anche cola-sangue servirebbe appunto per far contribuire alla fuoriuscita di sangue dopo un affondo, mentre per altri (così ho letto in giro e mi sembra, in verità, molto improbabile) impedirebbe un ipotetico effetto ventosa che ostacolerebbe l'estrazione della lama dopo un colpo.
Essendo un coltello pensato anche per il combattimento, è presente una guardia sul manico che per alcuni tipi di lavoro potrebbe risultare un pò scomoda. La finitura esterna è resistente e sembra proteggere il buon acciaio al carbonio 1095 che, probabilmente, risentirebbe più facilmente dell'ossido altrimenti.
Qui il coltello completo e fuori dal fodero
Ne esistono versioni più moderne, più corte e con la lama combo (quindi una prima parte della lama è seghettata), sempre prodotte dalla Ka-Bar.
Una piccola curiosità, l'ho notata guardando dei disegni che si trovano in rete:
La costruzione è a codolo nascosto, quindi, un pò meno solida rispetto un full-tang. Comunque sia la cosa che ha destato la mia attenzione non è questa, infatti, un codolo nascosto molto ben realizzato resiste bene ai lavori gravosi se utilizzato con metodo (i leuku ed i puukko ne sono un esempio). Se guarda il tallone della lama, proprio dove c'è lo ''scalino'' ed inizia il codolo, noterete che il disegno riporta una rastrematura ad angolo retto, invece che un raccordo ad arco. Questo potrebbe risultare in un problema, infatti, gli angoli retti costituiscono un punto dove possibili tensioni dovute all'uso (ma anche allo shock del trattamento termico) possono concentrarsi causandone la rottura.
Un esempio grafico (foto pescata dal forum tuttocoltelli). La prima in alto è di un raccordo a 90° (caso del ka bar), mentre quello in basso è di un raccordo ad arco (raggiato). A mio avviso, il secondo modo è quello che rende questa costruzione più resistente.
Edited by _Ash_ - 9/7/2018, 23:54